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Partiti politici


COMUNICATO STAMPA
DEL 27 LUGLIO 2010


FONTANELLE, ACCADEMIA DEL TENNIS, MERCATO.

NOSTRE
CONSIDERAZIONI
CON INVITO FINALE.

Sono apparse sulla stampa, in questi giorni, alcune notizie che hanno messo in luce, caso mai ve ne fosse bisogno, la “precarietà” della residua “truppa” che amministra Malnate, con a capo un sindaco che sa dire solo no,
e di converso, incassa altrettanti no.

Andiamo con ordine
su tre temi trattati e d’attualità:

  1. Stadio alle Fontanelle
    Il Comune di Varese, titolare maggioritario dell’ex ortomercato delle Fontanelle, ha lanciato  la proposta di fare lì uno stadio nuovo e moderno (quindi polifunzionale e arricchito anche di strutture commerciali). L’idea fa seguito  ad un’altra precedente per l’ubicazione del carcere circondariale e ad altre, lanciate dall’allora sindaco di Vedano Barbesino, per farvi –invece- un polo per la sicurezza (Polizia stradale, Vigili del Fuoco, Protezione civile). Si era parlato anche del polo fieristico di Varese e dell’area feste-luna park, ora alla Schiranna.
    Ebbene, di fronte a così tante proposte (tutte da valutare bene, senza scartarne nessuna a priori) il sindaco di Malnate  ha sempre opposto un precipitoso quanto poco meditato no, attaccandosi alla destinazione urbanistica commerciale (in effetti anche  per direzionale o servizi di interesse generale) prevista dal PGT.
    Ora, a parte che questo PGT è a forte rischio bocciatura nelle superiori sedi (viste le modalità di approvazione e gli interessi impliciti dello stesso Damiani e del suo socio di squadra Azzalin, cui si è unita la pattuglia dei “fedelissimi”), tutte le proposte avanzate o le eventuali altre dovrebbero trovare Malnate e il suo Comune interessati a discutere e valutare con gli altri, soprattutto se sono Amministratori dei Comuni vicini con cui si condividono, oltre che le fedi politiche che di per sé dovrebbero aiutare a “comprendersi”, le sorti di un’area che è a confine e sui cui sorge una struttura ( l’ex ortomercato) che è ancor oggi nella mano pubblica.
    Del resto, la zona – lontana dai centri abitati di Malnate-Gurone, di Vedano e di Varese- è posizionata in un nodo viabilistico importante e la sua valorizzazione potrebbe essere ottimale per tutti, particolarmente se usata per fini pubblico-privati di interesse collettivo ( a meno che si pensi all’ennesimo supermercato!).
    Dire, come Damiani, sempre e solo no (supermercati a parte) è dimostrazione di faciloneria e di mancanza di visione d’insieme; crea solo isolamento con gli altri Enti, con cui conviviamo  e condividiamo, come nel caso, le medesime problematiche.
    E non si venga a dire che si è d’accordo con Vedano, perché non pare che in quel Comune tutti siano d’accordo con l’attuale sindaco e perché là il PGT non ce l’hanno ancora.
  1. L’Accademia del Tennis…che si allontana
    Uno dei sogni della Giunta Damiani pare già sfumato. Non si capisce comunque perché, se fosse venuto un imprenditore, con i soldi suoi, a fare dei campi da tennis privati (quindi non a gratis per tutti) a Malnate, il Comune ,o il sindaco, se n ne sarebbe dovuto prendere il merito, visto che non fa niente e fa tutto il privato!
    Pare però che il sogno adesso  trasmigri nella vicina Vedano, dove –si legge- lì almeno il Comune metterebbe a disposizione dei terreni, cosicchè qualche merito potrebbe, a ragione, rivendicarlo.
    Al proposito è interessante, se non singolare, la presa di posizione del sindaco Damiani che accusa gli altri (la Lega di Malnate,in combutta con quella di Vedano che esprime il sindaco in carica) di “fregargli” l’idea e, con essa, il famoso imprenditore.
    Si potrebbe chiudere con il commento di un ex assessore leghista “… con questa maggioranza di saltimbanchi che c’è a Malnate, uno ci pensa sopra prima di investire soldi…” ma ci viene di aggiungere che, come spesso accade nella realtà, i sogni s’infrangono all’alba (che, però, a Malnate, è già tramonto) se è vero, come temiamo, che dopo l’Accademia del Tennis, arriverà il sogno infranto del Museo Ogliari(?), del Palaghiaccio (?), della Piscina (?), della Clinica privata (?), dell’Albergo forse a ore (?), della Nuova Scuola Elementare in via Milano (?), dell’Outlet alla Folla (?) e l’elenco lo finiamo qui, in attesa del prossimo risveglio del sindaco che, si dovrà accontentare dei supermercati  (riflesso inconscio delle origini ?)…!
  1. Trasloco del mercato
    Dopo tre anni e più che se ne parla, forse – ripetiamo forse- entro l’anno in corso l’abituale mercato del sabato verrà trasferito nel costruendo parcheggio di via S.Francesco-Maccazola.
    La nostra contrarietà è nota da tempo.
    Meno noto è che, i famosi “saltimbanchi del Comune” (così definiti da un loro ex collega) siano anche autentici bugiardi che ci hanno sempre “venduto” l’idea che gli operatori-ambulanti fossero felici e contenti di questa soluzione.
    Invece gli ambulanti, intervistati al proposito, pare dicano di “no” e che è “assurdo non avere voce in capitolo”; elencando le loro perplessità, indicano un’altra soluzione a quella che si sta prospettando.
    Probabilmente questo risulterà uno dei pochi “sogni” (capirai!) che diventeranno realtà ma rischia di diventare un incubo per gli operatori del settore, che sul mercato ci campano!
    Potremmo dare loro un consiglio: perché non si fanno un supermercato, a Malnate troveranno porte aperte,basta pagare gli oneri di urbanizzazione al Comune (che ne ha tanto bisogno!)
UN CONSIGLIO ED UN INVITO

Al Sindaco e ai suoi “cari” il consiglio, invece, è quello di ragionare e prendere atto del fallimento della Maggioranza di centro-destra, così d’anticipare l’elezioni alla prossima tornata elettorale di primavera .
Finiranno il mandato un anno prima (rispetto alla scadenza naturale del 2012) ma avranno recuperato almeno un po’ di dignità, senza creare altri danni.

Del resto, il risultato delle cose fatte è comunque deludente e non migliorerà di certo con 12 mesi in più. E poi hanno sempre la scusante di dare la colpa agli altri e alle leggi-finanziarie del Governo, che riducono i finanziamenti e impongono il famigerato “patto di stabilità”! Peccato soltanto che il Governo si chiami Berlusconi-Tremonti e non Prodi: la scusa sarebbe stata perfetta!

Signori Damiani & Soci: a casa, a meditare e riposare. Potrete pure rimettervi in sesto, per la prossima volta.
Adesso è meglio che parlino, e giudichino, i malnatesi!

............................................................................................................................................p. Gruppo “MALNATE VIVA”
................................................................................................................................Il consigliere Raffaele Bernasconi

 
   


.COMUNICATO STAMPA DEL 7 LUGLIO 2010

SULLE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ANTONIO SASSI
CONSIDERAZIONI E PROPOSTE

(LASCIAMO DAMIANI & SOCI AL LORO DESTINO!)

Le dimissioni  del Presidente  del Consiglio comunale denotano, caso mai ce ne fosse bisogno, che all’interno della compagine che amministra Malnate regnano sovrani la precarietà (di tutti) e il disagio (almeno di alcuni).
Ad Antonio Sassi, cui non sono state risparmiate le nostre critiche anche per la gestione degli ultimi Consigli, va riconosciuto tuttavia l’apprezzabile sforzo – compiuto nei primi tre anni di consiliatura – di porsi non solo come “garante” di tutte le forze politiche ma anche di “raccordo” tra le diverse esigenze delle parti.
Per “MALNATE VIVA”, l’illegittimo Consiglio comunale del 18 giugno (con gli altrettanto illegittimi comportamenti del sindaco e di altri 10 consiglieri della sua maggioranza) ha decretato, almeno sotto il profilo politico, la fine anticipata di questa Amministrazione. Il Consiglio comunale (assemblea civica, articolata anche nelle sue Commissioni tematiche e di lavoro) è e dovrebbe essere, il  luogo dove – di norma e  nel rispetto dei ruoli – maggioranza e minoranza si confrontano, finanche  aspramente, sui diversi temi politico-amministrativi.
Così è stato fatto fin qui, nei primi 3 anni (con le “battaglie” sull’ “inutile” scuola ipotizzata in via Milano, invero un po’ abbandonata ora dalla maggioranza, oppure sul progetto “faraonico” di piazza Salvo D’Acquisto al Villaggio, del tutto dimenticato); così avremmo dovuto fare in quest’ultimo periodo, fino alle prossime elezioni fissate al 2012.
Oggi, però, lo strappo istituzionale e il calpestio delle regole operati da Damiani e dai suoi 10 consiglieri, non consentono più un normale svolgimento dei compiti affidatici dai cittadini.
Per questo riconfermiamo la nostra indisponibilità a stare seduti attorno ad un tavolo nell’aula consiliare, dove siedono alcuni protagonisti che sono autentici “bari” delle leggi e “svenditori” del territorio malnatese agli interessi della speculazione edilizia ad opera di pochi e interessati soggetti, tra cui lo stesso sindaco, il nipote-consigliere e il consigliere di Forza Italia Azzalin.
Non garantiremo perciò la nostra presenza, seppur singola e minoritaria, per sostituire l’ex presidente Sassi con altra figura della maggioranza che, pur  essa, ha compiuto scelte riprovevoli sotto il profilo etico-legale e che, pertanto, non può essere rappresentativa di alcuna garanzia istituzionale.
Un sindaco e una maggioranza, monchi e privati del sostegno del loro maggior partito (la Lega), debbono essere lasciati soli  a “cucinarsi il loro brodo”, nella disistima e nell’isolamento  politico più ampi, mentre le forze e i partiti che non condividono questa deprecabile situazione si raccordino con i cittadini, nella denuncia  e nella difesa dei valori pubblici e democratici che Damiani & Soci hanno calpestato.
Per un Comune  pulito e trasparente bisogna allontanarsi da questa “cricca”!

p. Gruppo “MALNATE VIVA”
Il consigliere comunale Raffaele Bernasconi

 
   


COMUNICATO STAMPA DEL 22 GIUGNO 2010 

LEGGE E DEMOCRAZIA IN COMUNE SONO MORTI!
LASCIAMO DAMIANI & SOCI AL LORO DESTINO

Il Consiglio comunale del 18 giugno ha rappresentato la pagina forse più brutta della storia politica e amministrativa di Malnate, da tanti anni in qua.
Il sindaco e i consiglieri rimastigli fedeli non hanno solo approvato, con una risicatissima maggioranza, l’atto più significativo di un’Amministrazione (il Piano di Governo del Territorio) ma hanno compiuto dei veri e propri strappi istituzionali e democratici, mettendo sotto le scarpe norme e regole, oltre al buon senso civico che ogni persona che riveste un ruolo pubblico dovrebbe avere!
Il 18 giugno non è “passato” solo il P.G.T. !
Il 18 giugno si è calpestato il diritto!
Il sindaco Damiani e suo nipote, pure lui consigliere comunale, sono rimasti seduti al loro posto nonostante ci fossero punti del P.G.T. che riguardavano le loro proprietà immobiliari personali.
Il consigliere di Forza Italia Azzalin, indimenticato candidato sindaco e avversario di Damiani, non si asteneva neppure, standosene invece seduto e silente, nella trattazione di problemi riguardanti i suoi terreni e capannoni.
Certo, se i 2 Damiani e Azzalin si fossero astenuti assentandosi –come per legge- la maggioranza non avrebbe più avuto i numeri per stare in piedi e sarebbe inevitabilmente caduta!
Per “MALNATE VIVA” si è quindi rotto il normale e dialettico equilibrio che presiede i rapporti (formali e non)  tra chi sta in MAGGIORANZA e chi sta in MINORANZA.
Diventa perciò difficile, se non impossibile  -per noi-  da adesso in avanti continuare come se nulla fosse successo.
Non c’è, non può esserci, un punto e a capo ovvero, stando nel clima calcistico di questi giorni, un uno a zero e palla al centro!
Gli inevitabili ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale contro gli illegittimi provvedimenti, non cancellano la gravità dei comportamenti assunti da Damiani & soci e, tanto meno, la loro vergogna.
Noi non ci stiamo più!
Invitiamo perciò anche le altre forze politiche all’opposizione, Partito Democratico e Lega Nord, ad assumere con noi un atteggiamento coerente e conseguente di totale sfiducia verso il sindaco e la maggioranza che gli è rimasta attaccata.
Non ci sentiamo garantiti da un sindaco che si fa beffe della legge!
Non ci sentiamo garantiti da un presidente del Consiglio comunale che è ormai solo un uomo di parte!
Il campo da gioco è solcato da personaggi che, per fare goal, usano piedi e mani e fanno sgambetti.
L’arbitro si limita a dare inizio e  fine alla partita, senza fischiare falli e rigori.
La democrazia e il rispetto della legge in Comune sono morti!
Possiamo solo guardare da lontano il mesto funerale ma non parteciparvi!

p.Gruppo “MALNATE VIVA”
Il consigliere Raffaele Bernasconi

 
   

 
 


----- Original Message -----
From: Malnate Viva To: malnate org Sent: Tuesday, May 04, 2010 5:26 PM Subject: COMUNICATO

Si trasmette per cortese pubblicazione.
 Gruppo "Malnate Viva"

Difendiamo il Tricolore,
per l’Italia!
Tutti con la bandiera davanti al Municipio

Le inqualificabili dichiarazioni dell’Assessore comunale Barbara Mingardi, rilanciate dal consigliere leghista Bozzini su un sito che dileggia la bandiera nazionale avvolta come un rotolo di carta igienica, non possono che creare sdegno e stupore in chi – pur diviso delle ideologie politiche e di partito – ha  a cuore il proprio Paese.

Nella ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia è stupefacente trovare degli amministratori pubblici (che stanno al Governo con vari Ministri e sottosegretari, che siedono sulle poltrone importanti della Regione e della Provincia) dissacrare un simbolo della Nazione.

Essi dimostrano soltanto di avere una doppia faccia, buona quanto godono dei privilegi del Potere e cattiva quando inneggiano a riti pagani (l’acqua del Po) o irridono ai simboli nazionali (ovviamente lontano da Roma perché là occupano scranni ben pagati e scorazzano su comode auto blu).

Malnate, che ha visto tanti suoi figli morire nelle trincee della guerra a difesa del Tricolore, che ha partecipato alla lotta di Liberazione nazionale con cinque Partigiani morti in difesa della Libertà, deve mobilitarsi e condannare questi due amministratori che non adempiono al loro mandato con onore e rispetto delle istituzioni e delle leggi della Repubblica Italiana e dello Statuto del Comune di Malnate.

Per questo, il nostro Gruppo propone a tutti i cittadini, malnatesi e non, ai democratici di tutti i partiti politici che si riconoscono nella Costituzione, alle associazioni civili e d’arma, di ritrovarsi – settimana ventura - a manifestare davanti al Municipio (durante una seduta della Giunta Comunale) sventolando la bandiera d’Italia, in difesa della Repubblica e della Costituzione.
 
Malnate, 4 maggio 2010

p. Gruppo della Lista Civica “MALNATE VIVA”
Giovanni Longo e Raffaele Bernasconi

 
 

----- Original Message -----
From: Malnate Viva To: malnate org Sent: Thursday, February 25, 2010 4:23 PM Subject: COMUNICATO

Per cortese pubblicazione.
 Gruppo Lista Civica "MALNATE VIVA"

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BILANCIO DEL COMUNE 2010

E AUMENTI DELL’INDENNITA’ DI   SINDACO E ASSESSORI

Durante la presentazione della bozza di Bilancio Preventivo 2010, l’Assessore G. Nelba, snocciolando le varie cifre, ci ha informati che le cosiddette “indennità di carica” per Sindaco e Assessori passano da 71.000,00 euro dell’anno scorso ai 127.700,00 euro di quest’anno (+  80%).
Sia detto per inciso: i 20 Consiglieri comunali costeranno invece alle casse comunali – complessivamente – 7.000,00 euro (per presenze al Consiglio e alle Commissioni), contro i 5.400,00 del 2009.
Si ripete, anche quest’anno, la “manfrina” tentata già l’anno scorso quando Sindaco e Assessori, dopo aver preventivato un aumento per loro, lo limitarono ad un più 10% a seguito di qualche protesta e contestazione nostra e di altri.
Quest’anno, il “colpo” è addirittura pieno: l’indennità è prevista al massimo consentito, senza neanche il “paravento” di un modesto aumento percentuale (come l’anno precedente).
Si raddoppia, quasi. Punto e basta!
Pare a noi che questa sia una proposta “indecente”, prima ancora sotto il profilo “civile e morale” che strettamente economico.
Ma vi pare possibile che, di fronte a una crisi generale che sta mettendo in difficoltà dappertutto, e quindi anche a Malnate, persone e famiglie (per il lavoro, per il figli, per il costo della vita, per le tasse e i balzelli del Governo e del Comune) un quasi raddoppio dell’indennità comunale sia una scelta di buon senso e rispettosa dei propri concittadini? 
Ma vi pare giusto che, come non sarebbe tollerabile che in un’azienda privata in difficoltà economiche i dirigenti si aumentassero lo stipendio, così nell’azienda pubblica-Comune (dove i soldi sono all’osso e non bastano mai, dal fare un’opera pubblica all’asfaltatura di una strada, dal contributo ad un’associazione di volontariato o scolastica, dalla richiesta di un lavoro o di un intervento sulla viabilità o al taglio di un prato o di un’aiuola, ecc.) diventi giustificabile che Sindaco e Assessori si aumentino – di questi tempi – la loro indennità mensile?
Non è, anche questo, un atto intollerabile, disdicevole e provocatorio?
Un buon esempio aveva lasciato al proposito il Sindaco e l’Amministrazione Manini che, per tutto il loro mandato, si erano auto-ridotti della metà l’indennità prevista dalle norme.
Almeno su questa questione l’attuale Sindaco e i suoi Assessori potevano “allinearsi”, considerando che pure loro – come i tanti che si sono proposti come amministratori comunali – pensiamo lo abbiano fatto per spirito di servizio volontaristico e civile a favore della Comunità e non già per arrotondare di qualche migliaia di euro lo stipendio!
Sono 3 anni che la Giunta Damiani amministra il Comune: i risultati, fin qui, non ci sembrano brillanti sotto molti profili, mentre addirittura sono del tutto negative le previsioni di governo del territorio e la cementificazione continua ed aggravata.

Nell’attesa però di vedere le tante promesse realizzate (?) e le altrettante devastazioni ambientali previste (!), invitiamo Sindaco e Assessori a fare un gesto d’amore (del resto, il “grande” Presidente non predica così?) verso Malnate e i suoi abitanti: si accontentino, come i loro predecessori, di una indennità mensile ridotta.
Siamo sicuri che a casa loro nessuno, per questo, piangerà mentre le casse comunali potranno contare su 56.700,00 euro in più che, come dice anche un certo assessore, non sono proprio da buttare via!
Altrimenti, siamo capaci tutti di gridare sempre “Roma ladrona” e poi, nel nostro piccolo orticello di casa, arraffare quel che si può!
Non si ruba niente, per carità! Si porta via solo qualcosa dalla “cassa comune”, che piange sempre!
Gruppo della Lista Civica “MALNATE VIVA”

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